Lezione quattro – I pendolari

Lezione quattro – I pendolaripendolari

Programme 4

I pendolari

Anna: The town of Ferrara which lies in the River Po delta reached its peak of prosperity in the renaissance period under the Este family whose court was filled with famous artists and poets. Today it’s a thriving university town which relies on the agriculture of the region as its main economic source. Many young people who’ve grown up in Ferrara are fond of the city but look elsewhere for work or for a place at University. Some of them become “pendolari”: commuters, shuttling between Ferrara and the bigger nearby city of Bologna. Of course “fare il pendolare”, commuting can be a hard and stressful way of life.

Lady 1: La vita del pendolare è faticosa e dura perchè la giornata è molto lunga.

Anna: Com’è la vita del pendolare?

Lady 2: La vita del pendolare è abbastanza faticosa. Mi alzo al mattino molto presto e torno la sera molto tardi.

Lady 3: E’ molto stressante…anche perchè soprattutto per i giovani perchè alla sera magari vanno a letto un po’ tardi però al mattino c’è la sveglia alle sei, sei e mezza…bisogna prendere il treno e andare.

Anna: How do these commuters get from home to work? Come va a lavoro da casa?

Lady 1: Esco di casa, prendo la macchina perchè abito in periferia, parcheggio in stazione, vicino alla stazione che è difficile perchè ci sono molte macchine e molta gente, prendo il treno, arrivo a Bologna che è la città in cui lavoro e prendo un autobus e vado a lavorare. Tutto questo in un’ora e un quarto, un’ora e venti di tempo.

Lady 2: Arrivo alla stazione in macchina poi in treno vado fino a Bologna e da Bologna con la bicicletta vado fino al lavoro.

Silvia: Mi chiamo Silvia e abito a Ferrara ma lavoro a Bologna. Ogni mattina, dal lunedì al venerdì, vado in bicicletta alla stazione di Ferrara e prendo il treno delle sette e cinquantatre (7.53) per Bologna che parte dal binario numero tre.

Danilo: Tutti i giorni, tranne il sabato e la domenica, vado alla stazione di Ferrara in macchina e prendo il treno delle sette e cinquantatre (7.53) per Bologna che parte dal binario numero tre.

Anna: La stazione di Bologna is a vital junction in northern Italy. If you’re going south to Rome or Naples you’re bound to go through Bologna. This is the reason why in 1980 terrorists singled out this busy and important station to plant a huge bomb. They blew up a large part of it and many lives were lost. When the station was rebuilt this jagged gap was left as a reminder of one of the worst terrorist incidents in peace-time Europe…Scusa… I’d arranged to meet Silvia and Danilo as they arrived at Bologna station early in the morning before they went to work. Their train was on time but I was late for the appointment and found out as soon as I met them that Danilo had to leave straight away to catch his next train to Imola where he works. Scusate, sono in ritardo.

Silvia: Ciao.

Danilo: Ciao, non importa. Come va?

Anna: Non c’è male grazie.

Danilo: Anna, scusa ma ho fretta, devo prendere l’altro treno per andare a Imola. Ci vediamo a pranzo allora?

Anna: Sì.

Danilo: Ciao.

Anna: Arrivederci a presto.

Silvia: Ciao

Anna: Ciao. Silvia, tu hai tempo di fare colazione adesso?

Silvia: Sì volentieri. Ho una fame da lupo. Conosco un bar in Piazza Maggiore che si chiama…eh…Bar Guiseppe. Io però devo andare in bicicletta perchè dopo devo andare al lavoro.

Anna: Va beh, va bene.

Silvia: Va bene.

Anna: Tu vai in bicicletta e io vengo in autobus.

Silvia: Va bene.

Anna: Va bene? Andiamo.

Anna: Scusate, sono in ritardo.

Silvia: Ciao.

Anna: Ciao.

Danilo: Ciao, non importa. Come va?

Anna: Scusate, sono in ritardo.

Silvia: Ciao.

Anna: Ciao.

Danilo: Ciao, non importa. Come va?

Anna: Tu vai in bicicletta e io vengo in autobus.

Silvia: Va bene.

Anna: Va bene?Andiamo. Silvia picked up a second bicycle from Bologna station to make her way to the caffè for breakfast. In this flat area cycling is extremely popular with people of all ages…Ecco qua.

Silvia: Grazie.

Anna: Vieni spesso qui a fare colazione?

Silvia: Ogni tanto, quando ho tempo.

Anna: Da quanto tempo fai la pendolare?

Silvia: Faccio la pendolare da…da molto tempo, da cinque anni, però lavoro a Bologna solo da tre anni.

Anna: E che lavoro fai esattamente?

Silvia: Lavoro in un ufficio, nel campo dell’informatica.

Anna: E’ lunga la tua giornata?

Silvia: Sì, abbastanza. Eh…lavoro dalle nove alle cinque del pomeriggio in ufficio. Però devo uscire di casa…eh… la mattina alle sette e mezza e torno la sera alle sei e mezza.

Anna: Ma abiti lontano dalla stazione?

Silvia: No, abito in città, in centro, nel centro di Ferrara.

Anna: E come fai per andare a lavorare allora?

Silvia: Prendo la bicicletta per andare da casa alla stazione di Ferrara poi prendo il treno e ho un’altra bicicletta vecchia alla stazione di Bologna per andare al lavoro. Ho due biciclette, insomma. E poi la sera, per tornare a casa, faccio la stessa cosa.

Anna: Ma d’inverno, quando piove e c’è la nebbia?

Silvia: Facccio quasi sempre la stessa cosa, non cambio programma.

Anna: Ah, che coraggio!!

Silvia: Anna, scusami sono già le nove e sono in ritardo per il lavoro…devo scappare.

Anna: Ma, e il cappuccino?

Silvia: E’ lo stesso. Un’altra volta.

Anna: Ah, va bene.

Silvia: Ciao.

Anna: OK, ciao, buona giornata.

Anna: E che lavoro fai esattamente?

Silvia: Lavoro in un ufficio nel campo dell’informatica.

Anna: E che lavoro fai esattamente?

Silvia: Lavoro in un ufficio nel campo dell’informatica.

Anna: Ma abiti lontano dalla stazione?

Silvia: Eh, no, abito in città, in centro, nel centro di Ferrara.

Anna: Ma abiti lontano dalla stazione?

Silvia: Eh, no, abito in città, in centro, nel centro di Ferrara. Anna scusami sono già le nove e sono in ritardo per il lavoro, devo scappare. Anna scusami sono già le nove e sono in ritardo per il lavoro, devo scappare.

Danilo: Buongiorno.

Cuoco: Buongiorno.

Danilo: Le lasagne, grazie.

Anna: Lunchtime – Danilo who’s been working at the Imola branch of his bank for the last month, often has a meal at the canteen where we’d arranged to meet. His life as a commuter is even harder than Silvia’s. He has to catch two trains to get from Ferrara to Imola every morning and another two to get back home in the evening.

Danilo: Quant’è?

Cashier: Cinquemila.

Danilo: Grazie.

Cashier: Prego.

Danilo: Ciao.

Anna: Ciao. Buono!

Danilo: Mmm…

Anna: Vieni spesso qui a mangiare?

Danilo: Ogni tanto.

Anna: Da quanto tempo fai il pendolare?

Danilo: Beh, faccio il pendolare da circa un anno.

Anna: E che lavoro fai?

Danilo: Lavoro in banca, da quattro anni. Presso la filiale di Imola da circa un mese.

Anna: E’ lunga la tua giornata?

Danilo: Eh sì! Eh…lavoro in banca dalle nove (9) alle diciannove e trenta (19.30)…eh…però la mattina esco da casa alle sette e trenta 7.30 e vi rientro alle venti e trenta (20.30).

Anna: Abiti lontano dalla stazione?

Danilo: A circa due chilometri.

Anna: E quindi, come fai per arrivare al lavoro?

Danilo: La mattina vado in macchina alla stazione di Ferrara, prendo il treno dalla stazione di Ferrara alla stazione di Bologna. A Bologna cambio e prendo il treno per andare a Imola. Dalla stazione di Imola, in banca vado a piedi. E la sera, per tornare a casa mia, faccio la stessa cosa.

Anna: Ho capito. Ed à lungo il viaggio in treno?

Danilo: Circa un’ora e mezzo. Però, per fortuna, i treni sono quasi sempre in orario.

Anna: Ah, meno male!

Danilo: Lavoro in banca da quattro anni. Presso la filiale di Imola da circa un mese. Lavoro in banca da quattro anni. Presso la filiale di Imola, da circa un mese.

Anna: Come fai per arrivare al lavoro? Come fai per arrivare al lavoro?

Danilo: Vado in macchina alla stazione di Ferrara. Vado in macchina alla stazione di Ferrara.

Danilo: Prendo il treno dalla stazione di Ferrara alla stazione di Bologna. Prendo il treno dalla stazione di Ferrara alla stazione di Bologna. Per fortuna i treni sono quasi sempre in orario.

Anna: Ah, meno male!

Danilo: Per fortuna i treni sono quasi sempre in orario.

Anna: Ah, meno male!

Anna: For many Italians, commuting is a way of life. The scarsity and high cost of houses to buy or rent put them off moving to the city where they work. Young people live with their parents and travel long distances every day. Che lavoro fa?

Commuter: Sono un impiegato dello Stato.

Anna: E quante volte alla settimana quindi deve fare Ferrara-Bologna?

Commuter: Beh, io viaggio praticamente dal lunedì al venerdì per cinque giorni alla settimana.

Anna: E verso che ora rientra la sera?
Commuter: Per tre giorni alla settimana rientro alle quindici e trenta (15.30) e per due giorni alla settimana alle diciotto e trenta (18.30).

Anna: E come vai al lavoro, da casa?

Commuter: Da casa prendo un autobus, alla mattina, per arrivare in stazione, poi prendo il treno per arrivare alla stazione di Bologna, quindi a piedi raggiungo il centro.

Anna: Prendi questo treno tutti i giorni?

Commuter: Sì, prendo anch’io questo treno tutti i giorni, come i miei amici, dal lunedì al venerdì.

Anna: Some young commuters feel they’d lose touch with their friends if they moved to a different city. Others simply think the rents are very high – gli affitti sono molto elevati – Perchè, se è difficile fare il pendolare, non ti trasferisci a Bologna?

Commuter: Perchè non è sempre facile trovare un lavoro nel posto in cui si abita.

Commuter: Non vogli lasciare la mia città perchè ho molti amici e molte conoscenze. Quindi preferisco abit…stare dove abito adesso e fare questa vita.

Commuter: E’ molto difficile trasferirmi nella città dove lavoro perchè gli affitti sono molto elevati e acquistare le case a Bologna è…è difficile…impossibile, perchè sono molto, molto costose.

Anna: E trovare, invece, lavoro dove abiti?

Commuter: Forse è ancor più difficile!

Anna: Most Italians rely on public transport for commuting. Just as well, as Danilo said, that trains are usually on time – per fortuna i treni sono quasi sempre in orario.

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