Lezione otto – Che giornata!

Lezione otto – Che giornata!che-giornaata

Programme eight

Che giornata!

Anna: Geographically speaking, the region of Puglia is the heel of Italy and one of the most prosperous regions in the south: Il Mezzogiorno. Many different civilizations left their mark here, Greek and Roman, Spanish and French as well as Arab and Byzantine. The thirteenth century emperor, Frederic II, built castles all over the area. None more dramatic and famous than this one: Castel del Monte. I’m on my way to the small town of Lecce, where I’ve arranged to meet my friend Alberto. From there we are driving down to the fishing port of Gallipoli, to meet Cioto who is going to take us by boat to the southern – most tip of Puglia: Santa Maria di Leuca. This trip took some time to arrange, because we couldn’t both get the same days off work. When I phoned Alberto at home, he still hadn’t sorted out the dates. Cinque sette sette due sei uno. Pronto, Alberto? Con chi parlo, scusi? Con chi, scusi? La linea è disturbata. Con Angelo? Ma che numero ho chiamato? Ah, ho capito! Cinque sette sette due sette uno. Mi dispiace! Ho sbagliato numero. Buonasera. Con chi parlo scusi? Con chi parlo scusi? Mi dispiace, ho sbagliato numero. Mi dispiace, ho sbagliato numero.

Anna: Spero di non sbagliare questa volta. Cinque sette sette due sei uno. Pronto? Alberto, sei tu?

Alberto: Sì, sono io. Ciao Anna.

Anna: Ciao Alberto. Allora hai deciso? Puoi venire?

Alberto: Mah, non lo so ancora. Quando pensi di partire esattamente?

Anna: Mah! Veramente non ho ancora deciso. Probabilmente la settimana prossima, fra…mah… il due e il cinque maggio. Come vuoi tu, insomma. Non ho deciso niente ancora.

Alberto: Mah, per me è lo stesso. Non ho molti impegni in quel periodo.

Anna: Ah, perfetto! Allora, perchè non partiamo tra una settimana? Il tre maggio, per esempio.

Alberto: Benissimo. Ma ti dispiace se ti richiamo fra poco per confermare? Sai, preferisco controllare la data sulla mia agenda e non ce l’ho qui con me.

Anna: Va bene. A presto allora.

Alberto: Sì, ci sentiamo dopo. Ciao.

Anna: Ciao. Pronto?

Alberto: Ciao Anna, sono Alberto.

Anna: Ciao Alberto.

Alberto: Ti chiamo velocemente per confermare la partenza il tre maggio.

Anna: Meno male. E dove c’incontriamo?

Alberto: Davanti al Teatro dell’Opera di Lecce.

Anna: Davanti al Teatro dell’Opera di Lecce. A che ora?

Alberto: Verso le dodici.

Anna: A mezzogiorno, davanti al Teatro dell’Opera di Lecce! Ci rivediamo il tre. Ciao.

Alberto: Ciao.

Anna: Lecce is a beautiful quiet town important in roman times and famous now for it’s many baroque churches. I had arranged to meet Alberto outside the opera house… Scusa, mi puoi dire se questo è il Teatro dell’Opera?

Passer by (si chiama Rita): No, hai sbagliato teatro. Devi continuare per questa strada, devi prendere la seconda a destra, all’angolo c’è una bella chiesa barocca, devi continuare per quella strada.

Anna: Allora: prendere questa strada, la seconda a destra, alla chiesa barocca sempre dritto.

Passer by: Se vuoi ti accompagno io.

Anna: Ah, non voglio darti troppo fastidio.

Passer by: Figurati! Facciamo la strada insieme.

Anna: Grazie. Mi fa piacere. Sei gentile.

Passer by: Andiamo.

Anna: Sì. Scusa, mi puoi dire se questo è il teatro dell’Opera? Scusa, mi puoi dire se questo è il teatro dell’Opera?

Passer by: No, hai sbagliato teatro. No, hai sbagliato teatro.

Anna: I had been waiting outside the wrong theatre…

Alberto: I was waiting patiently outside what I thought was the opera house. Was this the right place?…Is this where I arranged to meet Anna or was it somewhere else?…I’m really worried now. I ask a passer-by if this is the opera house… Scusi, questo, che teatro è?

Passer by: Il Politeama.

Alberto: Il Politeama?

Passer by: Sì.

Alberto: Ah! Ma c’è un altro teatro in città?

Passer by: Eh, sì.

Anna: Ah! Finalmente! Ecco il teatro! E c’è anche il mio amico Alberto. Ma non ha l’aria molto contenta. Sono in forte ritardo.

Passer by: Beh, io ti lascio. Devo scappare. Tra poco devo tornare in ufficio.

Anna: Grazie tante.

Passer by: Non c’è di che.

Anna: Ciao.

Passer By: Ciao.

Anna: Ciao.

Alberto: Ciao. Finalmente! Cosa è successo?

Anna: Eh, mi dispiace se sono in ritardo, Alberto, ma ho sbagliato teatro!

Alberto: Eh, l’avevo capito!

Anna: Colpa mia.

Alberto: Senti ti presento il dottor Nanni.

Anna: Piacere.

Dott. Nanni: Piacere, Nanni, piacere.

Alberto: Che mi ha spiegato che a Lecce ci sono due teatri.

Anna: Ah!! Ma noi dobbiamo partire per Gallipoli. Ma perchè prima non andiamo al bar a prendere qualcosa?

Dott. Nanni: Perchè invece non andate a mangiare gli “Arancini”, la specialità di Lecce?
Anna: Volentieri. E Lei ci fa compagnia?

Dott. Nanni: Sì.

Anna: Ah, ecco un tavolo!

Alberto: Ah, ecco!

Anna: Bene, Mmm, che fame!

Alberto: Ah, non vedo l’ora.

Anna: Allora questi sono i famosi “Arancini”!

Alberto: Sono caldi, caldi. Guarda.

Dott. Nanni: Sì.    Eh, sì.

Anna: Mmm. Allora, assaggiamo.

Alberto: Con cosa li fanno? Col riso e il formaggio anche?
Dott. Nanni: Allora, vi piacciono gli “Arancini”?

Alberto: Sì, sono buonissimi!

Anna: Mmm! Anche a me piacciono tanto. Dopo ne prendo un altro. E tu Alberto?

Alberto: No, io no. Basta così. Io non ho più fame…

Anna: Ah!! Oh! No! mi si è macchiata la gonna!!!

Alberto: Come mi dispiace!

Anna: Ah, Ufff, pazienza! Non importa. Mah, non è niente. Tanto non è nuova.

Alberto: Ragazzi, è ora di partire, se vogliamo arrivare all’appuntamento con Cioto.

Anna: Ah, è vero. Andiamo. The arancini was delicious but I was rather annoyed that it had stained my skirt. However, we were looking forward to meeting our friend Cioto in the picturesque fishing port of Gallipoli…

Alberto: Siamo quasi arrivati. Hai visto il cartello per Gallipoli sulla destra?

Anna: Ah, meno male. E che ore sono?

Alberto: Sono le tre e mezza. A che ora abbiamo appuntamento con Cioto?

Anna: Alle quattro, vicino alla fontana greca.

Alberto: E tu conosci la strada, Anna?

Anna: Eh, no, io non la conosco. Ah, e mi sono dimenticata di portare la pianta della città. Tu ne hai una, Alberto?
Alberto: Eh, non l’ho portata neanche io!

Anna: Ah, pazienza. Quando arriviamo in città, chiediamo la strada, in centro.

Alberto: E tu conosci la strada, Anna?

Anna: Eh, no, io non la conosco.

Alberto: E tu conosci la strada, Anna?

Anna: Eh, no, io non la conosco. Mea culpa – my fault, I had forgetten to bring a map of the town…and there was more trouble in store…

Alberto: Oddio, i carabinieri!! E ora come facciamo?

Anna: Perchè?

Alberto: I documenti. Non ho la patente con me.

Anna: Come non ce l’hai? Ma lo sai che non è permesso circolare senza un documento d’identità!

Alberto: Lo so, Anna. Ma non so proprio dove ho messo la patente.

Anna: Speriamo bene!!

Alberto: There seemed to be Carabinieri cars everywhere and I have lost my driving licence – la patente.

Anna: Alberto, perchè ci fermiamo?
Alberto: C’è qualcosa che non va.

Anna: Oddio! Che cosa abbiamo combinato adesso?

Alberto: Non lo so, Anna. Adesso controllo.

Anna: Stiamo qui un attimo allora?

Alberto: Sì.

Anna: This is turning out to be quite a day. Now there’s something wrong with the car…Allora, mi puoi dire che cosa è successo?

Alberto: Che guaio! Abbiamo bucato.

Anna: E come facciamo adesso?

Alberto: Non ti preoccupare. Ora ci penso io.

Anna: Alberto, e questa cos’è?

Alberto: E’ la mia patente! Ancora una vota mi hai salvato.

Anna: Eh, sono contenta. Ma adesso vuoi una mano?

Alberto: Eh, sì. Puoi andare a vedere se c’è un garage?

Alberto: I fixed the puncture quite easily and we soon found our way to the busy harbour at Gallipoli.

Anna: Che vento!

Alberto: Bello, eh?
Anna: Sì, bellissimo. Beh, io scatto una foto.

Alberto: Sì.

Anna: Fatto.

Alberto: Che bel mare!

Anna: Eh, un colore meraviglioso!

Alberto: Anche il sole è bello, eh?

Anna: Eh. Ma, e la fontana greca, dov’è?

Alberto: Eccola là.

Anna: Dove?

Alberto: Là.

Anna: Ah, là! Ma, andiamo, allora.

Alberto: Sì, andiamo. Ecco, questa è la fontana greca.

Anna: Bella eh?

Alberto: Molto! Ah, ecco Cioto.

Cioto: Ciao.

Alberto: Ciao

Cioto: Ciao. Salve. Ciao. Ciao Anna. Ciao.

Anna: Ciao.

Cioto: Ehi ragazzi, vi stanno facendo la multa. Non si può parcheggiare sul Lungomare.

Anna: Oh no!

Alberto: Ma tu conosci il vigile? Puoi fare qualcosa?

Cioto: Credo…non si può fare niente. Mi dispiace, dovete pagare la multa di 12000 lire credo!

Alberto: Ah, ma allora è proprio vero. Non c’è due senza tre. Che giornata!

Anna: Va bene. Non importa. Andiamo a farci un giro.

Cioto: Eh, andiamo. Vi porto al mercato del pesce.

Anna: Grazie. And now we’ve got a parking ticket! What a day! – Che giornata! Could anything else go wrong?We had at least found our friend Cioto at the greek fountain.

Anna: Ah, che bello qui, eh? Ma che giornata! L’appuntamento sbagliato, la gonna macchiata, poi la multa. Mmm.

Alberto: Domani è un altro giorno.

Anna: Eh, speriamo!

Cioto: Perchè domani non andiamo in barca a Santa Maria di Leuca?

Anna: Eh, che bello!

Alberto: Sì, volentieri.

Cioto: Va bene.

Anna: Allora ci vediamo a casa tua?

Cioto: Benissimo.

Anna: D’accordo.

Cioto: Ciao.

Anna: Ciao.

Alberto: Ciao

Anna: Ciao.

Cioto: Ciao.

Boatman: Là sotto vediamo le grotte, si chiamano Cassapri.

Alberto: Si chiamano? (fades)…

Anna: So the next day we took a boat to the southern most tip of the heel of Italy – the lighthouse at Santa Maria di Leuca, where two seas meet – the Ionian sea and the Mediterranean.

Alberto: Si entra con la barca però, no?

Boatman: No, con la barca non si passa.

Alberto: A remi niente?

Boatman: No, nemmeno.

Alberto: A nuoto.

Boatman: In sintesi a piedi…

Alberto: Ah, a piedi.

Boatman: …si può tranquillamente fare una piccola passeggiata.

Alberto: A piedi senza bagnarsi?

Boatman: Sì, sì.

Alberto: O a nuoto?

Boatman: No, si arriva con la barca da dentro, di dentro con la barca poi può scendere a terra eh..

Alberto: Ah, ho capito

[cite]

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